La grande muraglia cinese


Ero già stato in Cina, per motivi di lavoro, nello specifico  ero stato ad Hong Kong, Macao e  avevo visitato l’isola di Lantau dove c’è il grande Budda, ma questo l’ho già raccontato in un altro articolo. Quest’anno invitato a relazionare sul Cineturismo ad un convegno a Shanghai ne ho approfittato e mi sono concesso due giorni a Pechino. Citta straordinaria, non potevo esimervi di visitare una delle sette meraviglie del mondo: La grande muraglia cinese. La grande muraglia si estende per 21.196 klm, è stata misurata nel 2012, è un complesso di mura e fortificazioni che comprende tutte le sezioni costruite dai cosiddetti Sette Stati Combattenti (475–221 a.C.) e da almeno 7 dinastie a partire dalla dinastia Qin (220 a.C – 206 d.C.) fino alla dinastia Ming (221 a.C. – 1644 d.C.) in 15 province differenti:Pechino, Tianjin, Liaoning, Jilin, Heilongjiang, Hebei, Henan, Shandong, Shanxi, Shaanxi, Hubei, Mongolia Interna, Ningxia, Gansu e Qinghai. La lunghezza misurata include anche diversi tratti di rovine e macerie, come mura, trincee, torri, fortezze. Situata a 73 Klm dalla capitale Pechino (meglio conosciuta come Bejing), si trova una parte della grande muraglia denominata “Mutianyu”, in cinese significa “valle da cui si ammirano i campi”, un tratto completamente restaurato (da una società di Singapore) per mostrarne l’originale maestosità e rendere il tratto sicuro e accessibile per i turisti. … Siamo partiti in bus dal centro città con un tour organizzato (MUBUS) e dopo circa 1 e1\2 di tragitto siamo arrivati ai piedi della muraglia. Il nostro accompagnatore cinese Michael ci ha fornito dei biglietti per l’accesso al parco che gestisce quel tratto di muraglia e i biglietti per la seggiovia, salire a piedi è praticamente impossibile. Volendo si può scendere con il Toboga, un enorme scivolo tortuoso che arriva fino in fondo alla valle percorrendo la stessa distanza percorsa da seggiovia e cabinovia. Si scende con una sorta di slittino, che ha un freno manuale controllabile durante la discesa, così da poter decidere a che velocità scivolare. Ci sono delle persone durante il percorso che fanno si che non si blocchi mai il flusso di gente che scivola, e questo è molto utile, perché dalla seggiovia salendo è facile vedere persone spaventate che tirano il freno al massimo per andare piano ma rischiano di bloccare chi viene dopo di loro! Gia dalla funicolare puoi ammirare la muraglia che si estende a vista d’occhio. Giunti al termine della seggiovia si procede a piedi, la prima cosa che ti colpisce è quella che è stata realizzata anche una rampa per portatori di handicap, anche loro hanno la possibilità di vederla, anche se per un tratto minore. La guida, che ci ha lasciato all’ingresso, dandoci un orario specifico per il ritorno, (e per il pranzo che era incluso nel tour) ci ha consigliato di percorrere la muraglia dalla torre 14 (punto d’arrivo) alla torre 17, ma poi ci dice “it’s up to your energy if you want to go over to the tower 20” ( dipende dalle vostre energie se poi volete andare fino alla 20). La giornata era splendida, il giorno prima un forte vento aveva pulito l’aria dallo smog che proviene dalla città e cosi intorno a noi c’era un panorama limpido e di una straordinaria bellezza. La muraglia si estendeva davanti ai nostri occhi per klm e klm. Le mura sono possenti, in alcuni tratti più alti, sembrava di percorrere la schiena di un drago, a destra e a sinistra enormi vallate. La prima cosa che ti viene in mente è la sua costruzione, quante braccia hanno lavorato per portare su tutto quel materiale, la muraglia si estende per 21ml klm. Pazzesco. Ogni 500 mt c’è una torre, abbastanza grande, composta da diversi cunicoli che affacciano sui quattro lati e tramite delle finestre hai la vista sulle valli circostanti, servivano da riposo e da riparo per i guardiani. I merli e le confessure della muraglia servivano per ripararsi e per combattere gli eventuali attacchi. Dopo un ora di percorso ci siamo spinti verso la torre n° 20. Per raggiungere la torre 20 devi percorrere una scala di gradini enorme, circa 120, e successivamente una rampa di scalini strettissimi (circa 15 cm) per un altezza di 5 mt. Con una pendenza del 70%, sali e scendi praticamente a carponi. Giunti all’estremità la vista (e l’aria) è straordinaria. Dall’alto infatti la Grande Muraglia sembra quasi un serpente che si snoda sinuoso tra le pieghe della montagna, quasi un drago cinese che avvolge l’orizzonte.

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Ad un certo punto vediamo uno della sicurezza della muraglia che controllava i visitatori, il punto, (la terrazza, era molto alta) qui finiva il percorso, ma poi ci siamo accorti che c’erano altre persone che andavano avanti, scavalcando un piccolo muro di cinta, poiché la porta per il passaggio successivo del percorso della muraglia era murato. Sono scesi dal percorso “vietato” due turisti italiani, gli ho chiesto: “ma voi siete andati oltre? e loro: “certo, andate ancora avanti, la muraglia non è ben lastricata ma vi assicuriamo che li su è un altra storia. E cosi abbiamo fatto, abbiamo scavalcato il muretto e proseguito anche noi nel tratto successivo, effettivamente la strada non era delle migliori, ma giunti alla torre successiva (dove non c’era il grande flusso di turisti) era veramente un altra storia. Il silenzio intorno era indescrivibile, l’aria ancora più fina, e lo sguardo si perdeva in altre emozionanti visoni. Non contenti ci siamo spinti ancora avanti , siamo arrivati alla torre n° 22. Da li vedevamo la muraglia proseguire, quasi ad invitarci ad andare avanti, ammaliandoci con il suo percorso, ma era gia tardi, e la guida ci aspettava, c’era ancora un ora di percorso di ritorno da affrontare….Tra i tanti luoghi e meraviglie che la vita fino ad oggi mi ha concesso di vedere (piramidi comprese) credo che la Muraglia Cinese sia la più straordinaria opera costruita dall’uomo che io abbia mai visto. La guida a pranzo ci ha considerato degli eroi, poiché c’è un detto in Cina che dice” non sei un eroe se non hai calpesto almeno una volta la grande muraglia”. Ma la muraglia non è soltanto un enorme muro realizzata per dividere dei confini, per proteggersi. La muraglia simboleggia la protezione, il divisionismo, la sfida, la sudditanza di miglia di uomini che hanno creduto nel realizzare un opera che ai più sembra impossibile, e propio a quegli uomini pensavo mentre ritornavo dal percorso. Quanto sangue e sudore c’era in quelle pietre, un sacrificio umano per realizzare una meraviglia che tutti possiamo godere, e per me visitarla oggi é stato un doveroso omaggio all’immenso lavoro svolto.

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