Ricordo di Fabrizio Borgogna: Un Visionario e Amico Inseparabile

Ho conosciuto Fabrizio Borgogna quindici anni fa, quando lui aveva solo 22 anni ma già una passione travolgente per il cinema. Ci siamo incontrati a Procida, sul set di un film dove io mi occupavo delle comparse e lui aiutava con quelle locali. Il mondo del cinema lo affascinava profondamente e, sin da subito, ci siamo riconosciuti l’uno nell’altro, uniti dalla stessa passione per il cinema e per la promozione del nostro territorio.

Qualche anno dopo, insieme, abbiamo creato la Ischia&Procida Film Commission, un’associazione pensata per promuovere Ischia e Procida come location per le produzioni cinematografiche e televisive. All’epoca, non esisteva ancora una Film Commission istituzionale nella Regione Campania. Nonostante il nostro impegno, la mancanza di sostegno ufficiale dalle istituzioni locali ci ha portato a chiudere il progetto, ma abbiamo continuato privatamente con lo stesso fervore.

Quando gli ho parlato dell’idea di realizzare l’Ischia Film Festival, dedicato alle location cinematografiche, Fabrizio è stato entusiasta. Gli brillavano gli occhi al solo pensiero. Mi è sempre stato vicino, anche quando ero deluso per i ritardi nella realizzazione del primo percorso cine-turistico ad Ischia. Mi disse: “Non ti preoccupare, prima o poi lo farò io a Procida.” E mantenne la sua promessa. Una volta diventato Assessore del Comune di Procida, fece installare i primi pannelli per i percorsi cine-turistici in Italia. Era orgogliosissimo, anche se mi confidò le difficoltà incontrate con i commercianti locali, che non comprendevano il valore turistico di queste installazioni.

Fabrizio ha anche fortemente voluto intitolare una piazzetta a Massimo Troisi, senza aspettare una ricorrenza speciale, consapevole che quel film aveva trasformato quel luogo nell’isola del Postino. Procida era la sua isola, e lui si è sempre dedicato con passione alla sua gente, promuovendo la collaborazione tra le due isole e la creazione di opportunità per i giovani. Non ha mai mostrato invidia nei confronti di Ischia; al contrario, era un fervente promotore dell’amicizia e della cooperazione.

Si è interessato anche al servizio civile, portandolo per la prima volta ai comuni isolani e offrendo opportunità di lavoro a molti giovani, che oggi continuano a beneficiarne. Fabrizio si occupava personalmente di ogni aspetto, dalla progettazione alla rendicontazione. Era felice se gli offrivi una mano, ma non chiedeva mai aiuto. Era un ragazzo incredibile, appassionato e generoso.

Nonostante il desiderio di molti giovani di lasciare l’isola, Fabrizio ha fatto di tutto per valorizzare Procida e incoraggiare i giovani a restare. Si preoccupava più dei suoi progetti che del suo stesso benessere, e spesso si angosciava pensando che i suoi progetti potessero non essere portati avanti senza il suo impegno.

Negli ultimi anni, ha ideato il suo festival del cinema e, come sempre, mi ha coinvolto nelle sue iniziative. Ma era stanco e a volte si sentiva solo. Il destino ha voluto che i suoi giorni finissero lontano dalla sua amata isola. Domani, le sue spoglie torneranno a Procida per l’ultimo saluto di chi lo ha conosciuto, apprezzato e amato.

Sono certo che ci saranno anche coloro che non gli hanno dato credito o che hanno criticato le sue iniziative, come spesso accade ai funerali. Ma io spero che da oggi Procida ricordi Fabrizio non solo come un suo figlio scomparso, ma come un visionario che ha seminato per il bene dell’isola, dedicando la sua vita ai progetti che amava.

Ciao, amico mio. Che Procida ti sia grata e ti ricordi come meriti.