Pensavo che la giraffa morta a Imola due anni fa dovesse far riflettere sulla necessità di abolire il circo con gli animali, invece continua questo inutile tormento natalizio a cui assistiamo passivamente anche noi ogni anno qui ad Ischia. Personalmente sono per l’abolizione di questi caravanserragli, denominati circhi, che si avvalgono di orsi ballerini e tigri acrobate, per stupire gli ignoranti che portano i bambini a vedere “il grande spettacolo”. Oltre tutto esiste una legge in Italia che attraverso il Ministero dei Beni Culturali gli elargisce ben 7 milioni di euro. Sarebbe ora di riservare le sovvenzioni ai circhi che non sfruttano animali (come le Cirque du Soleil). Il serraglio con tigri, leoni, orsi ed elefanti ha costi troppo elevati per muovere le ruote, ma soprattutto appartiene al passato della civiltà, quando l’ignoranza spingeva il popolo sotto il tendone ad ammirare l’orso ballerino, la sirena e la donna cannone. Puntualmente con l’arrivo delle feste natalizie è apparsa la prima pubblicità che annuncia l’avvento del grande circo anche qui ad Ischia. Puntualmente saranno elargiti i soliti biglietti omaggio e in molti “per fare qualcosa di diverso” porteranno i propri figli a vedere le bestie da soma. E’ vero l’ho fatto anch’io, una volta ho portato i miei bambini, ed è stato proprio in quel momento che ho capito, quella sarebbe stata la prima e l’ultima volta. Eppure nelle nostri menti il circo resta, deve esistere, fa parte del nostro passato, tanto è vero che lo abbiamo spostato anche in televisione, riproducendolo attraverso quelle trasmissioni deficienti che ci propongono: dal grande fratello a talk show simili. Le bestie siamo diventate noi, quelli che ci piace dal nostro comodo salotto o di fronte ad un social (senza essere “sgamati” magari con un “fake”) vedere cosa fanno gli altri, le loro sofferenze, le loro disgrazie. Quelle cose che se capitano ai nostri simili non fa nulla, importante che non capiti a noi personalmente. Ieri a RAI 1 ad un padre che aveva la figlia in coma e cercava il rispetto della privacy la conduttrice insisteva nelle sue domande affinché il pubblico “capisse”. Di fronte a queste cose allora mi convinco sempre di più che veramente le bestie da circo siamo noi, non quelle che ci propongono al circo.Loro sono animali , non pagherebbero per vedere un loro simile schernirsi per divertire una platea…
Venghino Signori, Venghino, il circo è arrivato! (O non è mai andato via?)

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