Schermi e Sentieri

Il mio blog personale, dove esploro il mondo, riflettendo sulla vita, dal cinema ai viaggi, dalle location cinematografiche ai film da non perdere, dall’arte al buon cibo, dai libri alla filosofia, Un tour tra finzione e realtà, attraverso pensieri lungo il percorso della vita.

“Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la nostra breve vita” (W. Shakespeare)

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Da lago a Porto (d’Ischia)

Da lago a Porto (d’Ischia)

La Storia del Porto d’Ischia e i Ricordi di un Evento Storico

Nel centenario dell’apertura del porto d’Ischia, nel 1954, non ero ancora nato, ma ho avuto il privilegio di celebrare i 150 anni dell’inaugurazione il 17 settembre 2004. Non posso nascondere quanto sia stata straordinaria quell’esperienza; fu una grande festa, immortalata nel libro “O Puorto fa Festa P’’e 150 Anne”. Da allora, ho avuto il piacere di partecipare ad altre due celebrazioni, dove mi è stata affidata la direzione artistica. Tra tutti questi momenti, il ricordo più suggestivo per me rimarrà sempre quello del 2004, quando vidi per la prima volta il porto di Ischia privo di barche. Quella vista fu un vero e proprio viaggio nel passato, immaginando i miei antenati, i Messina, che per la prima volta approdarono sull’isola dal Regno delle Due Sicilie e si accamparono nei pressi di quel lago per abbeverare i loro cavalli.

La Nascita del Porto d’Ischia: Un’Opera Epocale

Prima dell’inaugurazione del porto attuale, avvenuta nell’estate del 1854, Ischia non disponeva di approdi sicuri o baie ben riparate. Le condizioni meteorologiche e la direzione del vento costringevano le navi, le barche da pesca e da trasporto a cercare riparo in approdi insicuri come Casamicciola, Lacco Ameno, Forio e Porto Sant’Angelo. Le barche e i gozzi di piccole dimensioni, impossibilitati a navigare lungo il periplo dell’isola con mare mosso, erano spesso tirati a secco sulle spiagge, anche durante l’estate. Questa situazione limitava e comprometteva fortemente l’economia dell’isola.

Il problema fu sollevato con insistenza al Re di Napoli, Ferdinando II, che si mostrò sorpreso dalla mancanza di una soluzione nonostante l’importanza economica e commerciale di Ischia. La goccia che fece traboccare il vaso fu quando la nave del Re, di ritorno dalle Isole Ponziane dove erano già stati realizzati porti dal ‘700, non riuscì ad attraccare a causa del cattivo tempo. Furioso, Ferdinando II convocò il Consiglio di Corte e gli ingegneri del Real Corpo del Genio per discutere la realizzazione di un nuovo porto.

Dopo attente valutazioni, si decise di realizzare il porto sull’antico lago costiero di Ischia, una caldera vulcanica separata dal mare da uno strato di roccia, fango, pietre e sabbia. Napoli vantava un corpo di ingegneri all’avanguardia e manodopera specializzata, ma emersero problemi economico-sociali legati alla concessione di pesca dal bacino, autorizzata dal nonno di Ferdinando II, Ferdinando IV. Scoprendo le cause di queste restrizioni, Ferdinando II dichiarò: “L’interesse di pochi non può impedire lo sviluppo di una ricchezza per tanti”, e ordinò immediatamente i carotaggi e rilievi per la progettazione del porto.

Il progetto comprendeva il taglio dell’istmo, l’escavazione del fondale, il dragaggio del bacino di fonda e di attracco, banchinamenti in pietra lavica, la costruzione della dogana, dei depositi e delle casermette del comando militare, la pavimentazione delle strade e la costruzione di magazzini commerciali, oltre al faro bianco e ai fanali di ingresso. Fu anche prevista la realizzazione di una chiesa dedicata alla Madonna dei marinai.

Il Re impose tre condizioni fondamentali:
a) Fornire il costo esatto dell’opera, “chiavi in mano”;
b) Stabilire i tempi precisi di realizzazione;
c) Mantenere segreto il progetto fino alla conclusione dei lavori, per evitare interferenze e danni.

Questo porto rappresenta non solo un’importante infrastruttura, ma anche un simbolo della determinazione e della visione di Ferdinando II, che ha trasformato la vita dell’isola e ha scritto una nuova pagina nella sua storia.

(Foto Alessandro Romano)

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sono Michelangelo Messina

un Giornalista, Critico Cinematografico, Esperto di Cineturismo®,Location Manager, fondatore e Direttore artistico dell’Ischia Film Festival. Ho creato questo spazio per condividere con voi le mie passioni, dove esploro il mondo; dal cinema ai viaggi, dalle location cinematografiche ai film da non perdere, dall’arte al buon cibo, dai libri alla filosofia, il tutto riflettendo sulla vita. Un tour tra finzione e realtà, attraverso pensieri lungo il percorso della vita.

In queste pagine ci sono consigli su cosa vedere al cinema o in TV, viaggi, riflessioni, la mia personale esperienza di tour alla scoperta dei set cinematografici e tant’altro. Se siete appassionati di cinema, viaggi, arte, filosofia, di condividere opinioni, esplorare luoghi, rifelettere sull’universo intorno a voi allora siete nel posto giusto! Buona lettura !

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