Con la vittoria di “Parasite” come miglior film si apre uno scenario unico nel panorama degli Oscar, spesso troppo asfittico e prevedibile. Per la prima volta nella storia della statuetta un film straniero vince l’ambito premio, per la prima volta l’accademy ha messo davanti a tutto il Cinema, quello con la C maiuscola, lasciandosi dietro quella storicità che da sempre vedeva l’industria cinematografica americana lobbista, politica e protagonista. Parasite non é un film da effetti strabilitianti o da cast stellare, é un film che merita di essere ricordato per tanti motivi: per la straordinaria regia di Bong Joon-Ho, per la sceneggiatura, per i dialoghi, per averci ricordato lo spirito della novella vague francese, quando i film diventavano il centro del mondo e dell’essere umano. Sarà che viviamo sempre di più in una globalizzazione, sarà che per la prima volta ogni categoria veniva votata dagli stessi rappresentanti, sarà che un virus ci ha fatto capire quanto è fragile e quanto é vulnerabile l’essere umano ma questo Oscar, attestando per la prima volta che un film straniero é il miglior film in assoluto da un cambio epocale, fatto di speranza, di fiducia é di passione, un grande riconoscimento per la settima arte, questa é la vera novitá della 92a edizione degli Oscar. Immortalata e sancita la straordinaria interpretazione di Joaquin Phoenix. Il resto era tutto come da copione. Grazie Bong John-Ho con questo film abbiamo vinto un po’ tutti noi.
Oscar storico.

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