
McDonald’s e Starbucks hanno deciso di chiudere oltre 4.000 punti vendita in Cina, mentre anche Toyota e altre grandi case automobilistiche hanno interrotto la produzione. Mezza Cina è in isolamento, mentre dall’Italia, dalla Francia, dagli Stati Uniti e da molti altri paesi si organizzano voli speciali per rimpatriare i propri connazionali. La borsa cinese crolla e le ripercussioni sull’economia globale si fanno sentire, con impatti su turismo, tecnologia, industria automobilistica e altro ancora.
Un vaccino contro il coronavirus potrebbe essere pronto in tre mesi, ma io non ricordo una risposta così drastica né con la SARS né con l’Ebola. Se tutto questo non è una pandemia, cos’è?
Ancora una volta il cinema sembra aver anticipato la realtà: nel 2011, Steven Soderbergh ci aveva già mostrato una situazione simile con il film Contagion. Che fosse già tutto previsto, o il cinema hollywoodiano ha semplicemente saputo cogliere qualcosa di profondo nell’inconscio collettivo?








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