A breve arriva il natale, mascherato sotto l’etichetta di festa religiosa. Nella sfera occidentale del benessere il natale è un appuntamento importante, per la religione cattolica è nato il salvatore, per la sfera commerciale è un periodo di incasso. Nella buca della posta inizi a trovare le solite lettere per i bambini poveri dell’africa, (solo a natale, durante l’anno secondo questo sistema “possono anche morire”, anzi “hanna muri, perche siamo troppo impegnati in altre cose, a natale invece siamo piu “sensibili”). Scopri che ci sono associazioni onlus per i meno fortunati, associazioni contro il cancro, le malattie piu impensabili, il calendario del monaco, della suora etc. Nei supermercati dal mese di ottobre già abbondano le offerte per il natale (quando qui stavamo ancora al mare a farci i bagni) e tutti puntualmente si preparano ad adempire a questa abitudine consumistica. Poi entra il panico della chiusura per i tre giorni di natale dei distributori di benzina, e via a fare le code per il pieno “avessame rimane a per’ a natale?” (ma perche dove dobbiamo scappare?) Bisogna sforzarsi per comprare “almeno” un regalo ai figli (che comunque hanno quello che vogliono e quando lo chiedono) o al parente, amico, scervellandoci per aquistargli un regalo che gli possa essere “utile”, e puntualmente compriamo qualsiasi cosa all’ultimo minuto pur di far vedere che gli hai fatto il regalo (a volte inutile per chi lo riceve). E iniza cosi la ricerca, fatta di corse, consumi di benzina, parcheggi immissione di co2 nell’aria (poi durante l’anno facciamo le battaglie per la viabilità). Il panettone si deve comprare, il capitone lo devo assaggiare, gli struffoli almeno una volta all’anno “s’anna pruvà”, fichi secchi, mandorle e torrone (tutti alimenti che con il consumismo globale comunque trovi tutto l’anno). Visto che durante l’anno facciamo regali per: compleanni, onomastici, ricorrenze, e puttanate varie, che ne dite se quest’anno a natale invece di invece di comprare questi “regali” se propio ci teniamo a farli “questi regali” ci regalassimo dei soldi?! (che ultimamamente sono difficili da reperire) cosi uno si compra quello che effettivamente ha bisogno, non si sperperano soldi per cose inutili e sopratutto non si ritrova con il solito pigiama, cravatta, dopobarba, cremina, …e in piu sentirsi dire “è un pensiero”…oppure se vogliamo essere un po piu sensati, senza spendere soldi limitiamoci a scendere in piazza per salutarci, incontraci, prendere un caffè con una persona che non vedi da tempo, andiamo a trovare chi è solo o impossibilitato ad uscire, o a fare una spesa alimentare per chi non c’è la fà..fermiamoci, usciamo da queste abitudini stereotipe e forse potremmodire questo è stato un natale utile… Ma quest’anno non possiamo perche secondo i MAYA arriva la fine del mondo. E che ben venga allora la fine del mondo, la fine del mondoconsumistico ed economico visto che è già fallito e siamo tutti in guerra. ..(episodio 1)
Natale utile..

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