l nuovo film del regista napoletano Edoardo De Angelis, volto conosciuto al pubblico isolano per le sue diverse partecipazioni all’Ischia Film Festival. “Il Comandante”, (il titolo del film) prende spunto vera storia di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina, durante la Seconda Guerra Mondiale, che disubbidì agli ordini pur di salvare delle vite umane. Un film pensato già nel 2018 come reazione alla politica sugli sbarchi illegali del ministro Matteo Salvini, da parte degli sceneggiatori Sandro Veronesi insieme allo stesso regista De Angelis. Difatti il regista ha tenuto a spiegare, di fronte a un’opinione diversa di Salvini rispetto al messaggio del film, «le reazioni di chi vede trascendono chi ha fatto materialmente il film, spero solo che chi vede Comandante convenga che esistono delle leggi eterne immutabili, come le leggi del mare, che non vanno infrante». Una delle frasi di forte impatto, che lo hanno reso una leggenda, che svela le azioni e se vogliamo anche l’umanità del comandante Totaro, che più incidono nel film per l’appunto è: “perché noi siamo Italiani”, una frase che senza retorica cerca di spiegare il senso del film. Confermata anche dai giornalisti stranieri presenti all’anteprima, che nel film hanno visto un parallelismo tra gli sbarchi degli emigranti e persino nel conflitto Ucraino-Russo. Nel ruolo del comandante Pierfrancesco Favino che interpreta il personaggio in maniera ineccepibile, l’attore conferma ancora una volta la sua versatilità ed enfasi verso i ruoli che interpreta. Nella storia del film siamo all’inizio della Seconda guerra mondiale e Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte affronta un mercantile armato che viaggia a luci spente e lo affonda a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini. Il film, da considerassi un Kolossal, costato 15 milioni di euro, prodotto da i produttori Nicola Giuliano e Pierpaolo Verga, (Indigo, O’Groove e Rai Cinema )e distribuito dalla 01, è stato realizzato in collaborazione con la Marina Militare e girato in gran parte al porto di Taranto e negli studios di Cinecittà, a Roma e quel sommergibile segue una rotta che va da La Spezia, in Liguria, allo Stretto di Gibilterra, arrivando nell’Oceano Atlantico fino a Santa Maria delle Azzorre. Disponibile su Amazon Prime. Buona visione








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